
Il Melograno onlus e altri
Il Melograno Onlus
Capofila del progetto “la radura dei ricordi”. Si tratta di una cooperativa sociale che dal 1999 si occupa di servizi alla persona a 360 gradi: lavoriamo infatti con minori, anziani, persone con disabilità, migranti. Operiamo in sei diverse province lombarde, con particolare diffusione nell’area metropolitana di Milano. Ci avvaliamo della professionalità e delle competenze di circa 400 soci-lavoratori.
Pensiamo e agiamo nell’ottica dell’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini. Realizziamo servizi sociali qualificati, evolutivi ed innovativi, offrendo al contempo stabili prospettive di lavoro sociale.
In una visione legata all’interesse generale, crediamo di doverci assumere una responsabilità sociale, proiettando il nostro mandato sull’intera comunità locale, con l’obiettivo di garantire i diritti e promuoverne lo sviluppo.
Portiamo il nostro contributo alla costruzione di nuove prospettive di azione sociale: nuovi servizi, sempre più qualificati e personalizzati; ma anche un nuovo modo di operare, che ha permesso a molti giovani di entrare da protagonisti nel mondo del sociale. Lavoriamo ogni giorno quindi per garantire i diritti delle persone; per valorizzare i saperi e le competenze; per sviluppare il capitale sociale dei territori, per costruire futuro.
L’azione verso i cittadini e verso le comunità territoriali impone orientamenti e modelli di gestione responsabili e consapevoli, attenti ai diritti, alla qualità degli interventi, alle risorse disponibili. Operiamo in una logica di Community Care: è la comunità – di cui anche noi facciamo parte – che si deve prendere cura dei suoi membri.
La filosofia alla base dei nostri servizi è dare una risposta organizzata ed integrata ai bisogni ed ai diritti delle persone. Sviluppiamo progetti di intervento mirati e flessibili, ossia co-costruiti e continuamente rimodellati da équipe di lavoro integrate. La nostra qualità di oggi è il prodotto del lavoro sociale compiuto nel corso degli anni. Contiene conoscenze, esperienze, prassi, procedure che nel tempo si sono dimostrate valide. L’esperienza che abbiamo maturato ci ha messo di fronte a sfide difficili e impegnative, costringendoci ad incrociare le competenze con le logiche dell’organizzazione e della concreta disponibilità di risorse.
https://www.facebook.com/ilmelogranocoopsoc/
Cooperativa Edificatrice Ortica
Sita in via san Faustino 5, storica cooperativa edilizia a proprietà indivisa che ospita le sedi di numerose associazioni che operano nel quartiere. Pur essendo nata come tipica cooperativa per la costruzioni di case a basso costo, da tempo è diventata uno dei fulcri culturali del quartiere “Ortica” avendo tra le sue mission, oltre alla gestione dell’immobile di sua proprietà quello di stimolare l’attività culturale, sociale e ricreativa dei suoi abitanti.
Negli ultimi tempi si sta impegnando in un grande progetto di riqualificazione del territorio attraverso il progetto museale “Or. Me. – Ortica Memoria” di cui è stata incubatrice fino a quando questi non ha potuto muoversi con le sue gambe.
Al suo interno ha diversi saloni, un bar ricreativo, e un ufficio condiviso a disposizione delle varie associazioni che hanno deciso di mettere le radici al suo interno.
Cooperativa edificatrice SEAO
La storia della “Società Edificatrice Abitazioni Operaje in Milano” ha inizio in Via Zebedia, a due passi dal Duomo. Al numero civico 1 di quella stretta strada che collega Piazza Missori con Piazza S.Alessandro aveva, infatti, la propria sede il Consolato operaio, una delle primissime associazioni italiane sorte con la finalità di affratellare le società di mutuo soccorso.
Dunque qui, intorno al 1877, in un luogo fortemente legato alla storia dei lavoratori milanesi «in una sera d’inverno, intorno al fuoco, parecchi operai parlavano del caro pigioni». Poiché i costi sostenuti per l’affitto decurtavano le giù magre entrate delle famiglie operaie, iniziò a farsi strada tra i presenti un’ipotesi: «quei denari che tutti insieme paghiamo, non formano forse l’interesse di un grosso capitale che basterebbe per comperare non una ma parecchie case insieme?».
L’idea si andò via via delineando con sempre maggior chiarezza, tanto che «una bella domenica di primavera [del 1877] se ne fece argomento di una conferenza al Consolato operaio […] Trascorso un anno nell’apostolato, i 5 promotori decisero di uscire da quello stadio di incertezze […] Si versarono le prime 5 quote (da 5 lire ciascuna) formando quelle 25 lire famose che furono messe sul libretto della Banca Popolare di Milano col titolo pomposo di “Fondo per la Società Edificatrice di abitazioni operaje in Milano“». In un solo anno si raccolsero 4000 lire ed «allora si cominciò a creare una casa».
Dopo più di 130 anni le energie trasmesse dalla piena maturità hanno dato impulso e vitalità al periodo contemporaneo, che ha visto i soci quali protagonisti e testimoni della proprioa biografia e di quella della loro (della nostra) Cooperativa. Gli anni di questa seconda giovinezza hanno però incontrato nuove, obiettive difficoltà; il risparmio sociale è ancor oggi una risorsa concreta del nostro sistema cooperativo e, tuttavia, le funzioni della cooperazione per risolvere il problema dell’abitare sono ostacolate dalla priorità che viene concessa alla logica del mercato immobiliare delle aree, del modello di edificabilità secondo regole del profitto e della speculazione.
Si rischia di indebolire la presenza del tessuto sociale abitativo nella città, sottostimare bisogni prioritari delle nuove generazioni, che trovano proibitivo ottenere il diritto alla casa. Si genera, spesso, sfiducia nella possibilità di sviluppare quella solidarietà e quella partecipazione altrimenti indotte dalle certezze nel futuro, in una visione positiva e felice della qualità della vita.
La speranza è nel cambiamento, base certa della ripresa nella solidaritetà.
I cooperatori-abitanti cercano una propria definizione nella società di oggi: variegata, problematica, in trasformazione; ciascuno di essi con i propri aneliti di solidarietà, tensione etica e morale, gioie e dolori famigliari, sfide quotidiane e preoccupazioni per il futuro.
https://www.facebook.com/coopseao/
Il Circolo dell’Ortica
Ha una lunga storia, nasce dalla Cooperativa Edificatrice Ortica ed è l’erede dello storico circolo che lì vi aveva sede(il Circolo Culturale Cesare Pavese) che in passato ospitò anche Dario Fo, Franco Parenti e altri pesi massimi del genere. Un po’ di questa storia a potete trovare qui: https://unafinestrasullortica.com/le-storie/angelo- la-storia/.
Negli ultimi anni ha organizzato concerti jazz, di cui ha promosso anche un festival di discreto successo, ospita presentazioni di libri, promuove spettacoli teatrali di autori e attori emergenti del panorama milanese, mostra documentari, organizza brunch interculturali, e cerca di rendere visibile tutto ciò che fa cultura.
Negli ultimi anni sta collaborando con altre associazioni per la riqualificazione del quartiere Ortica attraverso il progetto “Or.me- Ortica Memoria”: una serie di venti murales che racconteranno la storia di Milano sui muri delle case.