La presenza di numeorsi insetti impollinatori è sicuramente uno degli aspetti principali per il mentenimento della biodiversità, per questo è stato creato un angolo di giardino mettendo a dimora piante che potessero attrarre soprattutto le farfalle.


Le piante officinali come lavanda, rosmarino, menta richiamano numerose specie di farfalle, altre piante come borragine e buddleja offrono fiori con le medesime tonalità di blu e viola.



Naturalmente, altri insetti impollinatori come api e bombi aprroffitano dell’abbondanza di nettare, condividendo con le farfalle questo piccolo habitat.
Le farfalle e le falene appartengono all’ordine dei lepidotteri, che devono il loro nome alla presenza di scaglie sovrapposte come tegole, sulla superficie delle ali. Nelle prime fasi di vita la larva, comunemente chiamata bruco, si nutre di foglie e può diventare invasiva, come l’Ifantria americana

Al temine di uno o più stadi larvali, la futura farfalla crea una struttura detta crisalide, all’interno della quale trasforma completamente il suo aspetto e i suoi organi, uscirà da questo involucro con la forma adulta provvista di ali e un apparato boccale diffrente: non ha più mandibole per tritare le foglie verdi, ma ha una spiritromba, una struttura sottile, lunga e flessibile che viene “srotolotata” per succhiare il nettare all’interno delle corolle dei fiori.
Ecco una serie di esemplari avvistati ai Giardini San Faustino:








